BELMONTE


Sorge a 727 metri sul suo Sacro Monte, patrimonio dell’umanità UNESCO, insieme agli altri principali Sacri Monti di Piemonte e Lombardia.

L’origine di Belmonte come luogo sacro è riconducibile, tra storia e leggenda, ai primi decenni dell’anno mille quando sorse un monastero benedettino. Questa prima cella benedettina a Belmonte è da mettersi in relazione con la leggenda che vuole la chiesa essere stata eretta dal re Arduino (Arduino di Dadone, meglio conosciuto come Arduino d'Ivrea, fu marchese d'Ivrea dal 990 al 999 e poi re d'Italia dal 1002 al 1014)  per ringraziare la Madonna che l’aveva guarito da una grave malattia. Ciò che è certo è che fin dal 1200, secondo le cronache del tempo, essa divenne un piccolo centro di devozione popolare.

Nel 1620 iniziarono l’ampliamento del piccolo Santuario e la costruzione del convento, non solo per la dimora dei religiosi ma anche per poter accogliere e ospitare i pellegrinaggi che sempre più numerosi salivano a Belmonte dai paesi della terra canavesana.
Avvenimento di fondamentale importanza, nella storia del Santuario, fu la prima solenne incoronazione della statua della Madonna con il divin Figlio, avvenuta nel 1788. In quell’occasione la Santa Sede, riconoscendo le innumerevoli grazie ottenute per intercessione della Vergine, proclamò la Madonna "Regina di Belmonte". 

Alla fine del 1800, dopo diversi interventi, il Santuario assumeva l’aspetto che presenta attualmente: bianca sagoma che si staglia nel verde intenso da cui è incorniciata e si affaccia proteso verso la pianura. 
 
Sulla facciata del Santuario, in alto, spicca l’affresco del pittore Giacomo Grosso che raffigura la Vergine con il re Arduino e San Francesco inginocchiati accanto a Lei e ai lati di questi Sant’Elena e San Secondo a sinistra, San Benedetto e Santa Cristina a destra.

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